EDIFICI - Fianello - Un Borgo Medioevale da salvare

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FIANELLO un Borgo Medioevale da salvare
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EDIFICI

IL PALAZZO SAVELLI - ORSINI
Il Palazzo sorge su di un lato della Piazza del Borgo, il suo primo nucleo è databile intorno all'XI ed al XII secolo, la restante parte, unita alla prima mediante un sovrappasso, è databile intorno al 1500.
Il suo ingresso si apre al disotto del sovrappasso ed è presente un portale di fattura rinascimentale tutt’ora in stato d’ottima conservazione.
Il Palazzo ora si trova in una seria situazione di degrado, solo un importante intervento di recupero potrà riportarlo al vecchio splendore ed alla sua fruizione. Speriamo ciò avvenga prima del suo completo declino.
LA CHIESA PARROCCHIALE E LA TORRE CAMPANARIA PENTAGONALE
Di fronte al Palazzo, nel 1571, fu edificata, su di un’altra preesistente d’epoca tardo romanica, la Chiesa di San Giovanni Battista.
La Parrocchiale, che conservava quadri di particolare interesse ed una particolare statua della Madonn, a da anni è chiusa al culto per danneggiamenti interni, le scosse sismiche dell'ottobre 2016 ne hanno aggravato la situazione e per tale motivo è stata completamente transenanta la Piazza in cui si trova. Chissà se sarà oggetto di interventi di recupero per poter tornare alla sua fruizione ed eliminare lo stato di pericolo che oggi causa.
Attaccata alla Chiesa, è presente la Torre, una delle poche torri pentagonali presenti nel territorio Sabino.
IL FORNO MONUMENTALE
Il Forno di Fianello, ha avuto il riconoscimento ufficiale della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici che ha dichiarato: "è sicuramente un interessantissimo esempio di forno fondamentalmente integro, ripristinato all'uso originario di forno" L'azione a suo tempo intrapresa, è stata coronata da successo ed ha restituito a Fianello ed alla Cultura internazionale un bene di notevole valore storico, culturale ed ambientale.
IiI Forno è stato ufficialmente riacceso da due Fianellesi,in occasione della prima "Festa del Pane" che si è tenuta a Fianello il 29 agosto 1998, in quell'occasione ha sfornato pane, pizze e falloni.
L'ulteriore fase di recupero del Forno prevede il rivestimento in cotto del pavimento e la ricostruzione parziale del solaio preesistente, allo scopo di rendere tale bene fruibile anche per attività culturali o ricreative. Appena possibile, infine, si dovrà provvedere ad isolare il tetto con guaina o pannelli di sughero.
LA CHIESA DI SANTA MARIA
Sulle rovine di un’importante Villa romana dei Flavi, fu edificata la Chiesa di Santa Maria. Nel corso dei secoli questa ha subito numerosi rifacimenti. Fino ad alcuni anni fa questa era in completo stato d’abbandono, priva, tra l’altro, della sua copertura. Di recente è stato ricostruito il tetto ed altri lavori ne hanno restaurato il suo interno. Altri interventi sono previsti per completare l’opera di restauro.
La Chiesa di Santa Maria è a tre navate, quella di destra sopraelevata, quella di sinistra ormai assente. Particolarmente suggestiva è la Cripta collocata sotto l’altare e sostenuta da colonnine, una diversa dall’altra. Le due colonnine che sono all’ingresso sono state realizzate con pietre d’età Romana, come risulta da un’iscrizione parzialmente visibile su uno dei capitelli.
La terza colonnina, databile intorno al VIII – IX secolo, riporta un bassorilievo con l’immagine di una colomba che becca un grappolo d’uva.
Altro pezzo importante è la lastra del sedile marmoreo al centro dell’abside.
Nella superficie interna dell’abside e nella cripta erano presenti degli importanti affreschi, uno rappresentante l’incoronazione di Maria e l’altro raffigurante un Cristo in pietà con due figure incappucciate, riferibili ai membri della Confraternita della Buona Morte.
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